Ciao Margherita, resterai sempre nei nostri cuori

Ciao Margherita, resterai sempre nei nostri cuori

Qualche giorno fa la “nostra” Margherita Luzzio ci ha lasciato. La sua vita, che non è stata propriamente una passeggiata, si è conclusa all’OPSA, la struttura socio-sanitaria di Sarmeola di Rubano, dove da qualche anno risiedeva.
Al Centro Paolo VI la notizia è di quelle che non lasciano indifferenti, soprattutto quanti l’hanno conosciuta personalmente nei suoi lunghi anni di permanenza tra di noi, prima a Camposampiero, poi nella comunità-alloggio di Arsego e nella struttura di via Buson a San Giorgio delle Pertiche.

La sua presenza, la sua esuberanza, le sue richieste, le sue bizze e i suoi slanci di affetto hanno accompagnato per anni utenti, operatori e volontari della Cooperativa Sociale Il Graticolato. Tanti Oss e tanti educatori sono cresciuti e si sono formati con Margherita, hanno sperimentato con lei la fatica, la complessità e la bellezza del proprio lavoro. Di questo, insieme a tanti momenti felici, siamo grati “alla Luzzio”.
Non ti dimenticheremo, cara Margherita. Se anche volessimo non ci riusciremmo, sei parte integrante della storia di ognuno e della storia della cooperativa. Ci piace pensarti lassù, finalmente serena e felice in un Paradiso di dolci leccornie e di peluche.
Grazie di esserci stata!

Ciao Margherita, resterai sempre nei nostri cuori
Pubblichiamo di seguito le parole pronunciate dal Presidente Lodovico Nalon, durante i funerali di Margherita, celebrati il 22 aprile scorso:

Cara Margherita,
con commozione spetta a me rivolgerti un saluto di commiato a nome della grande famiglia del Graticolato.
Per lunghi anni sei stata una di noi e quando, per motivi sanitari, ti abbiamo accompagnato all’OPSA, hai continuato ad essere una di noi, sempre presente nel nostro ricordo e nel nostro affetto e non poteva essere diversamente perché con la tua personalità forte, esigente, creativa ci hai catturato.
Chiedevi sempre notizie dettagliate degli amici del Graticolato, degli operatori, dei loro piccoli, in particolare del bambino di Rossano, al quale hai fatto tanti regalini privandoti di cose preziose per te e di cui eri custode gelosa. Eri una persona assetata di relazione, originale, ordinatissima, esplosiva nel bisogno di maternità negata dal mistero del male.
Ogni tua richiesta era un grido di dolore per la tua non completezza, per il tuo calvario che hai percorso con fierezza, ma lungo il quale il Signore ti ha fatto incontrare tanti Cirenei e tante Veroniche che ti hanno asciugato il volto e ti hanno aiutato a portare la Croce. Veramente tante persone ti hanno voluto bene, anche perché era impossibile non fare i conti con il tuo bisogno di attenzione e di affetto.
Pertanto, a nome tuo, li ringrazio tutti, in particolare ringrazio il Direttore dell’OPSA don Roberto e tutto il personale, perché nella tua malattia ti hanno accompagnato con amore materno e paterno prendendoti, non solo per mano, ma in braccio per consegnarti al tuo e nostro Signore che hai sempre pregato e che ti ha certamente accolta a vivere la domenica senza tramonto finalmente libera dalla prigionia di un corpo diversamente sofferente.
Ora che sei cittadina del Cielo continua a volerci bene, perdonando i limiti che possiamo aver avuto nel servizio che ti abbiamo dato.
Margherita, la terra ti sia lieve! Riposa in pace!
Arrivederci piccola sorella di Gesù in Paradiso.
Salutaci Papa Francesco

Lodovico

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